Salve e saluti a tutti,
in questi giorni che seguono le vacanze natalizie probabilmente molti di noi sono pieni di giocatoli e regali, tante cose, a volte troppe. Mi accade ogni anno in questo periodo di lamentarmi del fatto che abbiamo troppi oggetti e che dovremmo liberarci di molto di quello che conserviamo nella nostra casa. In effetti poi puntualmente arriva il periodo del riordino dei giocattoli e dei libri, che ogni anno non può mancare.
Ecco, in questo periodo mi viene da raccontarvi dei giochi che facciamo senza niente. Quelli che ci riempiono di entusiasmo e ci fanno ridere, che catturano il nostro interesse e in cui ci cimentiamo con piacere senza l'ausilio di oggetti alcuni. Sarà un caso? O sarà un segno del destino? Non lo so, ma ecco che vi racconto e vi lascio decidere da voi il motivo di questa apparente coincidenza. :)
I nostri giochi orali sono semplici, ve ne racconto qualcuno, ma ogni tanto ne inventiamo altri.
Il primo è un classico collegamento di idee, inizia uno dicendo una parola e segue il secondo dicendo una parola che ha qualcosa a che fare con la prima e poi il terzo con una parola che ha a che fare con la seconda e così via, cercando di non ripetere mai una parola.
Il secondo è simile, ma si fanno dei turni, quindi il primo dice una parola e poi tutti gli altri dicono una parola che ha a che fare con la prima, poi si fa un altra mano con un'altra parola e così via fino a che ci piace.
Il terzo è un gioco di creazione parole o frasi: una persona dice un suono (una o più lettere) e gli altri devono dire delle parole che iniziano con quel suono, oppure si dice una parola e gli altri devono inventare una frase che contiene quella parola.
Quest'ultimo mi piace molto per parlare delle parti del discorso, ad esempio l'abbiamo usato un paio di volte per esercitare l'uso e la consapevolezza delle preposizioni.
Ogni tanto ora giochiamo anche ad un gioco di creazione di filastrocche: data una certa cadenza e tiritera e una frase iniziale "trata burata la coda della gatta" si prosegue a catena iniziando sempre con il finale di chi ha parlato prima di noi, ad esempio: la gatta va in cantina e prende la camicia, micia micina ha i baffi tutti blu, blu come il cielo che è sopra la tua testa, testa di rospo e manico di scopa, scopa la stanza che è tutta sporca ecc...
Questo gioco mi piace un sacco e potrei andare avanti per ore!
Mi ricordo che per un po' usavo uno di questi giochi con regolarità per tenere sveglio mio figlio in macchina, quando eravamo quasi arrivati a casa e lui era stanco. Era una strategia organizzativa.
Credo che comunque questi giochi siano importanti, essenziali, credo che bisogna passarci ed allenarvisi, per avere elasticità mentale, fantasia, per revisionare il nostro lessico, la nostra lingua e per divertirci con semplicità.
Voi fate questi giochi? Gli stessi o altri?
Alla prossima!
mercoledì 3 gennaio 2018
mercoledì 20 dicembre 2017
Giocare a carte col nonno
Buongiorno a tutti,
voi conoscete la bellezza e il divertimento di una visita inaspettata da parte del nonno?
Siamo sempre felici quando ci viene a trovare, soprattutto perché anche lui è felice! Non è meraviglioso?
Questa volta loro hanno giocato a carte mentre io sbrigavo felle faccende domestiche (lavare i piatti, mi sembra).
Io insegno a te il gioco di Dobble
e tu insegni a me il gioco della scopa.
Mi sembra un buono scambio.
Voi cosa fate con i nonni?
Alla prossima!
voi conoscete la bellezza e il divertimento di una visita inaspettata da parte del nonno?
Siamo sempre felici quando ci viene a trovare, soprattutto perché anche lui è felice! Non è meraviglioso?
Questa volta loro hanno giocato a carte mentre io sbrigavo felle faccende domestiche (lavare i piatti, mi sembra).
Io insegno a te il gioco di Dobble
e tu insegni a me il gioco della scopa.
Mi sembra un buono scambio.
Voi cosa fate con i nonni?
Alla prossima!
mercoledì 6 dicembre 2017
L'essenza dell'importanza
Buon dì a tutti cari lettori,
parliamo di cose serie quest'oggi. Di quello che ci sta a cuore, di ciò che veramente conta.
Le cose importanti sono poche nella vita, sono difficili da trovare, da ottenere e mantenere. Così come sbagliare è facile, mentre fare le cose giuste è difficile. Ci vuole sforzo, impegno e fortuna.
Allo stesso modo bisogna saper discriminare. Occorre imparare a distinguere le cose buone da quelle cattive, le cose importanti da quelle futili o meno essenziali.
Questi pensieri a volte mi spingono a far trattazioni morali ai miei figli, per cercare di insegnare loro i valori che ritengo basilari. Ad esempio la salute, la felicità, la prosperità, la famiglia, la verità, la spiritualità.
Credo che dovremmo essere sempre ispirati dalle cose importanti, per fare cose importanti. E siccome ritengo che questo sia veramente importante, questo è un altro dei motivi per cui ci prendiamo cura personalmente dell'educazione e dell'istruzione dei nostri figli.
Per voi quali sono le cose più importanti?
Alla prossima!
parliamo di cose serie quest'oggi. Di quello che ci sta a cuore, di ciò che veramente conta.
Le cose importanti sono poche nella vita, sono difficili da trovare, da ottenere e mantenere. Così come sbagliare è facile, mentre fare le cose giuste è difficile. Ci vuole sforzo, impegno e fortuna.
Allo stesso modo bisogna saper discriminare. Occorre imparare a distinguere le cose buone da quelle cattive, le cose importanti da quelle futili o meno essenziali.
Questi pensieri a volte mi spingono a far trattazioni morali ai miei figli, per cercare di insegnare loro i valori che ritengo basilari. Ad esempio la salute, la felicità, la prosperità, la famiglia, la verità, la spiritualità.
Credo che dovremmo essere sempre ispirati dalle cose importanti, per fare cose importanti. E siccome ritengo che questo sia veramente importante, questo è un altro dei motivi per cui ci prendiamo cura personalmente dell'educazione e dell'istruzione dei nostri figli.
Per voi quali sono le cose più importanti?
Alla prossima!
mercoledì 29 novembre 2017
Le uscite di gruppo
Buongiorno a tutti,
spero come sempre che stiate tutti bene.
Oggi vi voglio raccontare brevemente di come ci divertiamo in compagnia del nostro gruppo di homeschoolers bergamaschi. È da tempo che partecipiamo al gruppo, praticamente da 6 anni, e lo ritengo una grandissima risorsa. Ci sono tante famiglie, tutte che abitano nei dintorni della città di Bergamo, tutte che hanno fatto la scelta di non mandare i figli a scuola (quasi tutte, la minoranza sono simpatizzanti). Cosa volere di più?
Abbiamo la fortuna e la possibilità di frequentare delle persone interessanti e di fare tante cose insieme, di tenerci informati sui temi che ci stanno a cuore e di condividere esperienze e opinioni, aiutarci a vicenda e supportarci quando ce n'è bisogno.
Attraverso lo strumento di una mailing list ci teniamo in contatto e organizziamo gite e altri appuntamenti. Abbiamo un calendario piuttosto fitto!
Durante l'estate siamo andati ad esempio in montagna a Monte di Nese (foto sopra) e poi in val Imagna (foto sotto). Ci vediamo regolarmente per stare insieme al parco della città e per giocare, e poi facciamo visite e laboratori interessanti e carini. Andiamo a teatro, a musei, all'osservatorio. Chi più ne ha più ne metta. Quando ci viene in mente qualcosa la proponiamo e la organizziamo.
Sono molto felice di far parte di questo gruppo! Abbiamo tanti amici e non siamo per niente soli!
Vi chiedo scusa per la scarsa qualità delle foto questa volta. Sono state scattate da un telefono e non dalla mia solita macchina fotografica. Poi sono anche state ridotte per essermi inviate via mail, quindi il risultato è stato questo. Rendono almeno l'idea dei bei posti che abbiamo visitato durante l'estate.
Voi fate parte di un gruppo? Quanto è importante per voi?
Alla prossima!
spero come sempre che stiate tutti bene.
Oggi vi voglio raccontare brevemente di come ci divertiamo in compagnia del nostro gruppo di homeschoolers bergamaschi. È da tempo che partecipiamo al gruppo, praticamente da 6 anni, e lo ritengo una grandissima risorsa. Ci sono tante famiglie, tutte che abitano nei dintorni della città di Bergamo, tutte che hanno fatto la scelta di non mandare i figli a scuola (quasi tutte, la minoranza sono simpatizzanti). Cosa volere di più?
Abbiamo la fortuna e la possibilità di frequentare delle persone interessanti e di fare tante cose insieme, di tenerci informati sui temi che ci stanno a cuore e di condividere esperienze e opinioni, aiutarci a vicenda e supportarci quando ce n'è bisogno.
Attraverso lo strumento di una mailing list ci teniamo in contatto e organizziamo gite e altri appuntamenti. Abbiamo un calendario piuttosto fitto!
Durante l'estate siamo andati ad esempio in montagna a Monte di Nese (foto sopra) e poi in val Imagna (foto sotto). Ci vediamo regolarmente per stare insieme al parco della città e per giocare, e poi facciamo visite e laboratori interessanti e carini. Andiamo a teatro, a musei, all'osservatorio. Chi più ne ha più ne metta. Quando ci viene in mente qualcosa la proponiamo e la organizziamo.
Sono molto felice di far parte di questo gruppo! Abbiamo tanti amici e non siamo per niente soli!
Vi chiedo scusa per la scarsa qualità delle foto questa volta. Sono state scattate da un telefono e non dalla mia solita macchina fotografica. Poi sono anche state ridotte per essermi inviate via mail, quindi il risultato è stato questo. Rendono almeno l'idea dei bei posti che abbiamo visitato durante l'estate.
Voi fate parte di un gruppo? Quanto è importante per voi?
Alla prossima!
Argomenti:
gite speciali,
motoria,
socialità
mercoledì 22 novembre 2017
Disegnare mappe
Ciao a tutti,
sapete, e ve l'ho già detto, ogni tanto veniamo pervasi da una passione e non riusciamo a fare altro che vivere la cosa il più intensamente possibile. Magari non serve fare tutto di fretta per finire l'esperienza, no. I miei figli sanno anche aspettare e trovare il momento libero e adatto per fare quello che avevano in programma, per approfondire la loro conoscenza o completare un lavoro.
Beniamino ha iniziato a disegnare mappe. Da molto tempo ha a disposizione un bell'atlante da sfogliare liberamente e la scoperta del mondo lo ha sempre entusiasmato. Ora da qualche tempo si è appassionato al disegno libero, a volte copiando, a volte di getto, di diverse mappe.
Ho osservato con vero piacere la sua evoluzione in questo campo, passata dalla osservazione su diversi libri alla realizzazione personale, e ovviamente sono molto orgogliosa di lui! Devo ammettere che si è esercitato molto, cercando di perfezionarsi ogni volta. Lo si vede da come esegue come degli studi di un soggetto, ripetendo l'opera diverse volte, non sempre in modo uguale, ma chiaramente andando a migliorarsi.
A volte fa delle mappe immaginarie, altre volte si dedica alla geografia realistica.
Trovo veramente lodevole il suo lavoro, soprattutto perché è nato spontaneamente, non lo ossessiona, ma sgorga come una vera passione genuina e ricca.
Bravo Beniamino!
Alla prossima!
sapete, e ve l'ho già detto, ogni tanto veniamo pervasi da una passione e non riusciamo a fare altro che vivere la cosa il più intensamente possibile. Magari non serve fare tutto di fretta per finire l'esperienza, no. I miei figli sanno anche aspettare e trovare il momento libero e adatto per fare quello che avevano in programma, per approfondire la loro conoscenza o completare un lavoro.
Beniamino ha iniziato a disegnare mappe. Da molto tempo ha a disposizione un bell'atlante da sfogliare liberamente e la scoperta del mondo lo ha sempre entusiasmato. Ora da qualche tempo si è appassionato al disegno libero, a volte copiando, a volte di getto, di diverse mappe.
Ho osservato con vero piacere la sua evoluzione in questo campo, passata dalla osservazione su diversi libri alla realizzazione personale, e ovviamente sono molto orgogliosa di lui! Devo ammettere che si è esercitato molto, cercando di perfezionarsi ogni volta. Lo si vede da come esegue come degli studi di un soggetto, ripetendo l'opera diverse volte, non sempre in modo uguale, ma chiaramente andando a migliorarsi.
A volte fa delle mappe immaginarie, altre volte si dedica alla geografia realistica.
Trovo veramente lodevole il suo lavoro, soprattutto perché è nato spontaneamente, non lo ossessiona, ma sgorga come una vera passione genuina e ricca.
Bravo Beniamino!
Alla prossima!
mercoledì 8 novembre 2017
Come insegnare?
Salve a tutti,
oggi per me è tempo di riflessioni.
Cerco sempre di osservare i miei figli per capirli al meglio delle mie possibilità e servirli al meglio nei loro bisogni. Così mi sono resa ben conto che sono diversi tra di loro, molto diversi. Mi riferisco per ora ai primi due, perché il terzo figlio è ancora piuttosto piccoletto. Ecco, sono diversi, i loro interessi sono diversi, ma anche i loro modi di fare sono diversi e così pure il loro modo di apprendere.
Credo proprio che Beniamino e Teodoro avranno due percorsi di apprendimento molto diversi l'uno dall'altro. Beniamino ha ora quasi 7 anni e ho capito più o meno come ragiona, come si entusiasma per le cose e cosa offrirgli per agevolarlo nella sua crescita. Teodoro ora ha 4 anni e mezzo e per me è ancora un bel mistero, credo proprio di non aver capito nulla di lui, ho bisogno di fare luce sul suo essere.
Così, visto che sono sempre impegnata ad osservare le cose e meditarci su, in questi giorni sto facendo queste riflessioni, per poter calibrare il mio insegnamento e la mia offerta sull'apprendimento dei miei figli, ciascuno di essi.
Per me è importante darmi la possibilità di organizzare e progettare i nostri studi, ma anche e oggi soprattutto declinare e personalizzare quello che facciamo, se serve, cambiare strategie, modalità e mezzi nel nostro fare scuola a casa.
E voi quali riflessioni state facendo in questo periodo?
Alla prossima!
oggi per me è tempo di riflessioni.
Cerco sempre di osservare i miei figli per capirli al meglio delle mie possibilità e servirli al meglio nei loro bisogni. Così mi sono resa ben conto che sono diversi tra di loro, molto diversi. Mi riferisco per ora ai primi due, perché il terzo figlio è ancora piuttosto piccoletto. Ecco, sono diversi, i loro interessi sono diversi, ma anche i loro modi di fare sono diversi e così pure il loro modo di apprendere.
Credo proprio che Beniamino e Teodoro avranno due percorsi di apprendimento molto diversi l'uno dall'altro. Beniamino ha ora quasi 7 anni e ho capito più o meno come ragiona, come si entusiasma per le cose e cosa offrirgli per agevolarlo nella sua crescita. Teodoro ora ha 4 anni e mezzo e per me è ancora un bel mistero, credo proprio di non aver capito nulla di lui, ho bisogno di fare luce sul suo essere.
Così, visto che sono sempre impegnata ad osservare le cose e meditarci su, in questi giorni sto facendo queste riflessioni, per poter calibrare il mio insegnamento e la mia offerta sull'apprendimento dei miei figli, ciascuno di essi.
Per me è importante darmi la possibilità di organizzare e progettare i nostri studi, ma anche e oggi soprattutto declinare e personalizzare quello che facciamo, se serve, cambiare strategie, modalità e mezzi nel nostro fare scuola a casa.
(una foto tratta dalle nostre ultime vacanze al mare)
E voi quali riflessioni state facendo in questo periodo?
Alla prossima!
giovedì 26 ottobre 2017
Le lettere magnetiche
Rieccoci, con il nostro homeschooling, ovvero la scuola fai da te.
Oggi vi racconterò la storia di alcune lettere di plastica, magnetiche e coloratissime. Sono arrivate a casa nostra come dono da parte di alcuni nostri cari amici, per il compleanno di uno dei miei figli, e subito le abbiamo accolte con gioia!
Io pensavo «...chissà quante parole scriveremo sul frigorifero! In inglese, in italiano...», ma la cosa che i miei figli fanno di più con queste lettere è disegnare...
Treni, persone, angeli, animali, ragnatele, strade, labirinti....
È un gioco artistico di manipolazione delle lettere e di libera fantasia!
Di sicuro questo gioco li ha aiutati a conoscere più da vicino tutte le lettere dell'alfabeto stampato (maiuscolo e minuscolo!) e certamente è stato complice di qualcosa d'altro che io non so definire, tuttavia so che c'è.
Anche io da piccola ce le avevo e me le ricordo bene! Voi ci avete mai giocato?
Alla prossima!
Oggi vi racconterò la storia di alcune lettere di plastica, magnetiche e coloratissime. Sono arrivate a casa nostra come dono da parte di alcuni nostri cari amici, per il compleanno di uno dei miei figli, e subito le abbiamo accolte con gioia!
Io pensavo «...chissà quante parole scriveremo sul frigorifero! In inglese, in italiano...», ma la cosa che i miei figli fanno di più con queste lettere è disegnare...
Treni, persone, angeli, animali, ragnatele, strade, labirinti....
È un gioco artistico di manipolazione delle lettere e di libera fantasia!
Di sicuro questo gioco li ha aiutati a conoscere più da vicino tutte le lettere dell'alfabeto stampato (maiuscolo e minuscolo!) e certamente è stato complice di qualcosa d'altro che io non so definire, tuttavia so che c'è.
Anche io da piccola ce le avevo e me le ricordo bene! Voi ci avete mai giocato?
Alla prossima!
mercoledì 18 ottobre 2017
L'essenza della lentezza
Buongiorno a tutto il mondo,
un buongiorno tondo tondo,
come un abbraccio che ti avvolge,
che sa di coccole e ti sconvolge.
Con un saluto ci avviciniamo
alle persone che noi amiamo,
ci salutiamo e poi iniziamo
le nostre cose e le facciamo
per tutto il tempo che vogliamo.
Buone giornate a tutti,
sarà per colpa dell'autunno che penso alla lentezza?
Alla prossima!
un buongiorno tondo tondo,
come un abbraccio che ti avvolge,
che sa di coccole e ti sconvolge.
Con un saluto ci avviciniamo
alle persone che noi amiamo,
ci salutiamo e poi iniziamo
le nostre cose e le facciamo
per tutto il tempo che vogliamo.
Buone giornate a tutti,
sarà per colpa dell'autunno che penso alla lentezza?
Alla prossima!
giovedì 12 ottobre 2017
Autoritratti
Buongiorno a tutti!
Un giorno di punto in bianco Teodoro e Marco si fanno un autoritratto a testa e se lo scambiano, in segno di vicinanza, per quei giorni in cui il lavoro del papà li tiene lontani.
Un accordo che li tiene uniti, che rafforza il loro rapporto.
Voi avete mai fatto un autoritratto?
Avete delle cose speciali che vi tengono uniti anche quando siete lontani?
Alla prossima!
mercoledì 4 ottobre 2017
Activity books
Salve a tutti quanti.
Quest'oggi vi mostro il nostro tavolo quando lavoriamo con gli activity books. Non so come si chiamano in italiano quei libretti che sono a volte da colorare, altre volte da completare, da giocare e così via. I miei figli ne hanno tanti, glieli ho presi tutti io. Forse perché non ne ho fatti abbastanza da bambina?
Ne hanno tanti, come dicevo, alcuni sulla scrittura, altri sulla matematica, altri sull'arte, altri di gioco, altri a tema, alcuni in inglese, la maggioranza in italiano.
Abbiamo stabilito una regola per farli: si fa una pagina di un libro e poi si cambia libro, a meno che la pagina sia stata troppo facile (allora si può farne un'altra) o troppo difficile o lunga (allora si lascia metà). In questo modo se c'è un libro che piace meno risulta meno noioso e allo stesso tempo proviamo a fare un po' per volta le cose, senza correre subito verso la fine.
Ogni tanto trascorriamo una bella mattinata tranquilla in cui ognuno si prende il suo mucchio di activity books e ne fa un po'. Io sto nei paraggi e aiuto se serve, metto della musica classica di sottofondo per favorire la concentrazione e l'atmosfera tranquilla e se riesco porto avanti qualche mio lavoretto domestico.
In questo modo possiamo trascorrere l'intera mattinata a volte!
Ogni volta che entro in libreria vado a dare un occhiata agli activity books, non so perché mi attirano così tanto. Ma ora ne abbiamo davvero tanti e devo darmi un limite!
A voi piacciono gli activity books?
Alla prossima!
Quest'oggi vi mostro il nostro tavolo quando lavoriamo con gli activity books. Non so come si chiamano in italiano quei libretti che sono a volte da colorare, altre volte da completare, da giocare e così via. I miei figli ne hanno tanti, glieli ho presi tutti io. Forse perché non ne ho fatti abbastanza da bambina?
Ne hanno tanti, come dicevo, alcuni sulla scrittura, altri sulla matematica, altri sull'arte, altri di gioco, altri a tema, alcuni in inglese, la maggioranza in italiano.
Abbiamo stabilito una regola per farli: si fa una pagina di un libro e poi si cambia libro, a meno che la pagina sia stata troppo facile (allora si può farne un'altra) o troppo difficile o lunga (allora si lascia metà). In questo modo se c'è un libro che piace meno risulta meno noioso e allo stesso tempo proviamo a fare un po' per volta le cose, senza correre subito verso la fine.
Ogni tanto trascorriamo una bella mattinata tranquilla in cui ognuno si prende il suo mucchio di activity books e ne fa un po'. Io sto nei paraggi e aiuto se serve, metto della musica classica di sottofondo per favorire la concentrazione e l'atmosfera tranquilla e se riesco porto avanti qualche mio lavoretto domestico.
In questo modo possiamo trascorrere l'intera mattinata a volte!
Ogni volta che entro in libreria vado a dare un occhiata agli activity books, non so perché mi attirano così tanto. Ma ora ne abbiamo davvero tanti e devo darmi un limite!
A voi piacciono gli activity books?
Alla prossima!
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arte,
inglese,
italiano,
matematica,
materiali
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