mercoledì 8 novembre 2017

Come insegnare?

Salve a tutti,
oggi per me è tempo di riflessioni.

Cerco sempre di osservare i miei figli per capirli al meglio delle mie possibilità e servirli al meglio nei loro bisogni.  Così mi sono resa ben conto che sono diversi tra di loro, molto diversi.  Mi riferisco per ora ai primi due, perché il terzo figlio è ancora piuttosto piccoletto.  Ecco, sono diversi, i loro interessi sono diversi, ma anche i loro modi di fare sono diversi e così pure il loro modo di apprendere.

Credo proprio che Beniamino e Teodoro avranno due percorsi di apprendimento molto diversi l'uno dall'altro.  Beniamino ha ora quasi 7 anni e ho capito più o meno come ragiona, come si entusiasma per le cose e cosa offrirgli per agevolarlo nella sua crescita.  Teodoro ora ha 4 anni e mezzo e per me è ancora un bel mistero, credo proprio di non aver capito nulla di lui, ho bisogno di fare luce sul suo essere.

Così, visto che sono sempre impegnata ad osservare le cose e meditarci su, in questi giorni sto facendo queste riflessioni, per poter calibrare il mio insegnamento e la mia offerta sull'apprendimento dei miei figli, ciascuno di essi.

Per me è importante darmi la possibilità di organizzare e progettare i nostri studi, ma anche e oggi soprattutto declinare e personalizzare quello che facciamo, se serve, cambiare strategie, modalità e mezzi nel nostro fare scuola a casa.



(una foto tratta dalle nostre ultime vacanze al mare)

E voi quali riflessioni state facendo in questo periodo?
Alla prossima!

11 commenti:

  1. Io penso che i nostri bimbi siano molto saggi nell'indicarci la strada da seguire, bisogna mettersi in ascolto e capire quale chiave aprirà la loro porta.
    Anche io con Leo non ho difficoltà, lui guida e io sto seduta a fianco, da sempre è così.
    Lucia invece è una fatina come la chiamo io, vive in un mondo ricco di fantasia, dove tutto può volare e vivere avventure fantastiche.
    Questa sarà la chiave per aprire le sue porte.
    Anche io penso sempre di non essere ancora in grado di capire del tutto Lucia, forse è l'ordine di nascita? o forse semplicemente ci sono bimbi più enigmatici di altri che si svelano piano piano.
    Un caro saluto Chiara


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    1. Grazie della testimonianza, ora non mi sento più così in colpa per non capire del tutto mio figlio...
      Ciao!

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  2. A periodi vado in tilt a forza di pensare e di sentirmi inadeguata rispetto alle esigenze dei miei figli.poi mi fermo respiro e vado avanti cercando semplicemente di fare del mio meglio.
    Grazie dello spunto un caro saluto Bea

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  3. Ciao Phoebe sono Graziella la mamma di Francesco, non è facile, con mio figlio io stessa devo ogni giorno capire come fare ed è solo uno!Ma il fatto di interrogarsi ed ascoltare e osservare i nostri figli è già un gran passo. Solo così possiamo capire meglio come aiutarli ad imparare e cercare di capire il loro stile di apprendimento ideale a seconda del tipo di intelligenza. Certo in una classe di 25-28 bambini come potrebbe un bambino essere davvero seguito secondo il suo tipo di intelligenza ? Ci sono infatti almeno 8-9 tipi di intelligenza riconosciute da alcuni studiosi come da questa immagine:http://www.wdonna.it/wp-content/uploads//2013/11/intelligenze-multiple.jpg

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    1. Ci stavo pensando proprio in questi giorni. Ma non riesco ad inquadrare i miei figli in una casella di questo tipo...
      Grazie per il tuo racconto, ciao!

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    2. Ciao Phoebe, beh non è che bisogna inquadrare i figli in qualcosa di rigido, può darsi benissimo che si possa rientrare in più tipi di intelligenze e poi i bambini sono individui in crescita non bisogna subito incasellarli rigidamente, ma tenere presente che ci possono essere diversi tipi di intelligenza e di modi di imparare e' importante secondo me, notare quando imparano meglio e quando no, c'è il bambino che impara meglio col movimento del corpo, un altro con le immagini, un altro ancora in compagnia di pochi , un altro in compagnia di tanti o da solo ecc ecc

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    3. Insomma per dirla con un' immagine che amo molto e che forse spiega meglio di tante parole: http://lacasadiserendippo.altervista.org/wp-content/uploads/2017/05/eguali_vignetta.jpg

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  4. e aggiungo che capire noi stesse e le nostre forze, competenze, debolezze, piacere, ecc è anche molto importante!
    non penso che dobbiamo essere le maestre perfette per i nostri bambini perché imparare è in realtà una cosa che ognuno fa per se stesso. provo di offrire una scelta larga e ricca e poi lasciare il tempo e spazio che possono proseguire loro come meglio per ognuno. penso che devono un po' rimanere misteri, non scavare troppo nel loro essere privato, provando di capire tutto.
    abbracci

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    1. Certo, non possiamo andare al di là del mistero della vita, ma solo cercare di capirci a vicenda meglio per poterci aiutare meglio a vicenda...
      Grazie per il pensiero.
      Ciao!

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