Buongiorno a tutto il mondo!
Oggi scrivo su invito di "La luna di carta", che ogni tanto propone degli argomenti interessanti, sempre riguardo all'homeschooling...
Questa volta parliamo di homeschooling e tecnologia, come nel suo "Liberi di imparare".
L'informatica
al giorno d'oggi è presente dappertutto. Una volta dire tecnologia era
come dire automobile, oppure radio, oppure microscopio. Ora non è più
così. Siamo circondati da computer da ogni parte.
Come entrano questi computer nella vita di un homeschooler? Come ci relazioniamo noi homeschooler con questa tecnologia?
In
linea generale, per definizione un homeschooler ha il privilegio e la
fortuna di poter scegliere e personalizzare i suoi studi, quindi anche
l'uso dei dispositivi e delle risorse informatiche.
Nella
nostra esperienza personale abbiamo preso delle decisioni, che per
quanto strane possano sembrare, sono dettate da una convinzione
specifica: uno strumento si usa quando serve.
Infatti noi
adulti usiamo molto il computer: il papà è informatico e la mamma sta
diverso tempo al computer, che usa per organizzare le idee, per
archiviare le cose da conservare e come mezzo di comunicazione.
Però per i bambini c'è un veto. Come mai? Non è una forte
disuguaglianza e ingiustizia questa?
Da bambini noi non avevamo così tanta tecnologia
attorno, siamo cresciuti giocando più all'aperto e con gli altri, e vorremmo che sia così anche per i nostri figli.
C'è sempre tempo poi per
immergersi in un uso intenso di strumenti, se servirà.
Dopo aver letto (qui) della grave influenza che uno schermo può avere sulla psicologia
soprattutto dei bambini ed aver approfondito questo tema, abbiamo preso
una decisione secondo quello che riteniamo più sicuro. Cerchiamo di
evitare per i bimbi l'esposizione a schermi accesi di qualunque tipo:
cellulari, computer, televisioni ecc.
Secondo noi (e non siamo i
soli) poi al giorno d'oggi c'è uno stile molto "agitante" di
comunicazione visiva, ovvero ci sono troppi stimoli, tutti di fila uno
all'altro e così la mente non ha riposo.
Cerchiamo quindi di evitare il più possibile questo tipo di esperienza.
Ci
concediamo un paio di film all'anno circa con i bambini (i primi due di 5 e 7
anni, non il terzo che ha solo 2 anni), cercando fra un repertorio di
qualità.
A volte faccio vedere qualche video interessante e brevissimo ai bimbi, se serve o se è particolarmente speciale.
A
volte con Beniamino facciamo insieme una breve ricerca su internet di
cose che servono per i suoi approfondimenti. In fondo abbiamo a
disposizione certamente una fonte grandissima di informazioni. Quindi
ci attingiamo, ma sempre senza lasciarci trasportare dalla corrente,
visto che non sappiamo quanto è profondo il mare...
Uno dei problemi che vedo nell'uso della tecnologia digitale è proprio la facilità con cui ci si lascia catturare e poi è difficile ritornare alla propria vita. C'è come una forza a risucchio che cattura la nostra attenzione e poi non ci lascia andare. A volte succede anche a me, non mi riferisco solo ai bambini.
Anche i nonni a volte si fanno prendere da questa trappola. Sembra tutto più facile con il telefonino, ma poi non puoi togliertelo dalle mani. Si accende una smania di comunicare, catturare il momento, condividerlo con tutti per sentirli più vicini, ma perdendosi il momento presente.
È per questo che pretendiamo da amici e parenti un uso limitato dei loro smartphone con i nostri bambini. Abbiamo ben presente che facilmente parte in loro la frenesia di vedere tutto subito, ma senza vederlo realmente, senza soffermarsi. Solo per la mania di toccare lo schermo e fare tutto, soltanto perché si può fare... D'altra parte sono bambini e questi giocattoli piacciono tanto anche ai grandi... ma ne vale davvero la pena?
Viviamo in un periodo difficile,
dove tutto è a portata di mano, anche le cose dannose. E molto spesso
non ci si rende conto che sono dannose...
Ad esempio la recente introduzione del 5G è vista con molto scetticismo dalla comunità scientifica (ad esempio) e da coloro che hanno a cuore la salute umana e della Terra in
generale. Eppure altri saranno felici di avere una smart house, oppure
dei pannolini che ti dicono quando tuo figlio ha fatto la pipì o un
cartone del latte che ti dice quando sta per essere vuoto...
Speriamo
che pian pianino (o anche velocemente, se possibile, vista l'urgenza
della situazione) faremo in modo di proteggere noi stessi e i nostri
cari dalle influenze negative della tecnologia e riprenderemo in mano le
nostre vite, con equilibrio!
Noi come homeschholers
certamente abbiamo la libertà di scegliere per noi, senza dover subire
una scelta altrui, cercando di bilanciare le necessità e il piacere
nell'uso dell'informatica, che comunque al giorno d'oggi occupa già in partenza una
grande parte della nostra vita quotidiana.
Voi cosa ne pensate?
Un
ringraziamento speciale a Mari de La luna di carta per questa
iniziativa, che mi ha permesso di approfondire e riflettere su questi
temi.
Alla prossima!
Ci vuole coraggio e determinazione a prendere una decisione del genere eppure le motivazioni per cui lo fate sono chiare ed evidenti. I bimbi ne saranno felici!
RispondiEliminaDel resto il tempo e le attenzioni che gli state dando segneranno la loro infanzia, e nessuno potrà togliergli i ricordi di questi anni, vissuti intensamente e non dietro un dispositivo elettronico!
Grazie per il tuo sostegno.
EliminaSo che siamo controtendenza, ma la nostra convinzione è forte...
Buona giornata!
Noi amiamo i film e non potremmo vederne solo un paio all' anno.
RispondiEliminaPeró posso capire le vostre motivazioni e sicuramente vi ammiro per la vostra forza.
Grazie Chiara!
EliminaCon i bambini magari ci rifaremo quando saranno più grandi, ma per ora neppure loro ne sentono la necessità...
=)
Buona giornata!