mercoledì 29 maggio 2019

L'essenza della concentrazione

Salve a tutti,
ecco un altro articolo che ho scritto per Il Bambino Naturale.

Parliamo di concentrazione, concentriamoci un attimo...
Addentriamoci nel senso profondo di questo stato della mente, per cercarne l'essenza.  A cosa serve?  A cosa ci serve?

Cos'è la concentrazione?
In scienze la concentrazione è una grandezza che esprime il rapporto tra la quantità di un componente rispetto alla quantità totale di tutti i componenti di una miscela...  ma non è questo quello che intendevo!

Comunemente si parla dell’attività di fissare con intensità il pensiero su un oggetto, o della capacità di aderire con la mente a qualcosa.
Ma neppure questo è esattamente quello di cui volevo parlare.

Per me la concentrazione è la possibilità di immergersi in qualcosa e lasciarsi andare nell'esperienza che si vive, senza essere disturbati.
Non è passività, è invece una pura esperienza diretta.
È una condizione in cui si può ascoltare e cogliere le cose nuove, che arrivano da sé e si mostrano davanti a noi.

La scelta di fare istruzione famigliare ci permette di avere maggiori esperienze di questo tipo.
Sono esperienze di qualità, che sono impresse con forza nella memoria e non se ne vanno.
Non è importante che siano tantissime, ovvero secondo me non deve esserci una ricerca sfrenata di questa concentrazione, di questa attitudine alla scoperta.  Dobbiamo invece cercare di proteggerla quando arriva, per non farla sfumare.  È una cosa naturale, spontanea.  Per questo va protetta e non si può costruire in modo progettuale, a tavolino.

Dalla mia esperienza personale, mi rendo conto che devo cercare di custodire e difendere i piccoli grandi momenti di sincera concentrazione dei miei figli.
Ed è bello vedere poi come loro si ricordano i dettagli di certe nostre giornate che abbiamo trascorso molto tempo fa.  Siccome erano giornate speciali, in cui ci siamo goduti appieno la nostra avventura, la memoria è ancora fresca.  I collegamenti sono ancora vivi.


Questo tipo di concentrazione di cui parlo non è lo stesso che viene invocato quando si dice: "Concentrati!  Devi concentrarti per fare le tue cose!", non può essere invocato, ma può sorgere semplicemente e autonomamente quando ci sono i giusti presupposti.  Come per le piante:  non si possono far crescere banane nella steppa.  Bisogna prima cercare il giusto clima, il giusto terreno e tutto il resto degli aspetti che favoriscono la loro crescita.

Anche a me succede di redarguire i miei figli sul fatto che debbano concentrarsi per ottenere quello che vogliono, per carità, non siamo perfetti.  Però, perché non cercare di migliorarci?  Riflettendo poi su queste mie uscite mi rendo conto che non sono molto adeguate, che non aiutano la spontaneità dell'esperienza dei miei figli.

Sarà meglio che io mi concentri sulle mie cose e che lasci a loro fare le loro!

Alla prossima!

mercoledì 22 maggio 2019

Esercizi di pixel art

Buongiorno a tutti,
oggi vi vorrei far vedere cosa abbiamo fatto ultimamente sul quaderno di geometria di Beniamino.
Non so se questo si possa chiamare davvero pixel art, ma so che è un esercizio che ci da impegno e soddisfazione.


Sfruttando la conoscenza del piano con le coordinate appreso con gli scacchi (molto graditi da Beniamino), abbiamo elaborato una serie di disegni con i quadratini, alcuni piccoli ed altri grandi.
È senza dubbio un esercizio di concentrazione, precisione e attenzione ed è anche un simpatico modo di fare arte e nascondere delle immagini che per noi hanno un significato, dietro a dei codici e delle forme stilizzate.

Il passaggio successivo sarà fare un esercizio simile, ma con diverse forme:  cerchi, quadrati e triangoli, per cercare di rappresentare al meglio i nostri disegni stilizzati.

Alla prossima!

giovedì 9 maggio 2019

L'orto sul balcone in primavera

Ciao a tutti,
in questa primavera un po' piovosa e un po' soleggiata, vi raccontiamo come sta andando il nostro orto sul balcone.


Ecco uno scorcio del lato sud.
Ci sono i soliti lamponi, nelle cassette a terra, sempre a terra l'alberello di noce, che cresce sempre più forte e presto avrà bisogno di un vaso più grande, una pianta di cavolfiore bianco e, nei vasi sospesi, le aromatiche (origano, timo, salvia e rosmarino).
Quest'anno abbiamo sostituito tutte le aromatiche, tranne il rosmarino, perché erano un po' poco vitali...


Ecco l'altro lato del balcone, rivolto ad est.
A terra potete vedere la valeriana, la lavanda, i cavolfiori, le carote e le coste bianche, che hanno bisogno di essere un po' diradate.  Nei vasi sospesi ci sono dei fiori, delle fragole, la menta e un tentativo di semina dei fagioli, che non sembra funzionare...

È bello avere sempre molte piante sul balcone, i bimbi le conoscono e le osservano.  Mi aiutano a capire quando le fragole sono mature e seguiamo insieme la crescita di tutte le diverse piantine.

La primavera è molto verde e quando c'è il sole si può uscire sul balcone senza scarpe.
Il piccolino (due anni e mezzo) ha imparato a rispettare le piantine nei vasi e le tratta bene.  Questo per me è importante, perché posso lasciarlo giocare libero sul balcone e non devo continuamente controllare che non disfi l'orto...  In questo modo siamo tutti più sereni.

Voi che piante avete quest'anno?
Alla prossima!