sabato 30 aprile 2016

Le uscite nei boschi

Ben ritrovati,
continua il mio resoconto del passato, delle cose importanti che abbiamo fatto in questi ultimi anni, delle cose che durano nel tempo, quelle che ci danno più significato e che riempiono le nostre giornate.

Quando ero una neo mamma, col mio piccolo bambino sempre nel mei tai (cos'è un mei tai?), facevo tante passeggiate, un po' da sola, un po' in famiglia e fortunatamente un po' anche con amici.  Ho conosciuto molte persone in quella fase speciale della mia vita e sono molto felice per questo.  Abbiamo conosciuto molte famiglie nuove, come noi, giovani coppie con bimbi piccoli e bella gente con i nostri stessi ideali, cosa che nella mia gioventù era sempre difficile (mi sentivo sempre diversa dagli altri, mentre ora mi guardo attorno e vedo tantissima gente come me.  Che strana la vita...)

"Felici nel bosco" era un nostro appuntamento fisso, una volta a settimana.  Un paio di brave mamme organizzava gli appuntamenti, sempre in parchi diversi, e così un bel gruppo di mamme e bambini (o papà e nonni ecc...) si incontrava per una bella passeggiata nei boschi o del buon tempo speso insieme al parco.  Questo gruppo si ritrova ancora oggi al mercoledì pomeriggio, anche se ogni anno cambiano le mamme che organizzano (si fa a turno).
Noi però abbiamo cambiato casa nel frattempo e ci siamo trasferiti in una altra zona della provincia, così abbiamo deciso di fondare un nuovo gruppo di passeggiate con lo stesso appellativo "felici nel bosco" ed abbiamo anche deciso di farlo alla mattina, al posto del pomeriggio.  C'è un altra energia al mattino e la gente non è poi così di fretta.


È vero che così facendo molti non possono partecipare, se vanno a scuola o lavorano, ma non si può avere tutto (non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca) e noi abbiamo dovuto fare questa scelta.
Per noi la cosa importante è di spendere del tempo fuori nella natura, con una certa regolarità e di mantenere questa tradizione anche se non c'è molta gente che viene con noi.

Si possono fare tante scoperte durante una semplice passeggiata, noi abbiamo conosciuto i torrenti vicino a casa nostra e quest'anno stiamo creando un erbario.
Ho cucito una borsa per i miei figli, così che possono raccogliere comodamente quello che interessa loro.  Poi quando arriviamo a casa svuotiamo il contenuto della borsa in una scatola, "the nature box".
Una volta ogni tanto, quando la scatola si sta riempiendo, svuotiamo la scatola su una grande coperta e un po' per volta i miei figli passano in rassegna quello che avevano raccolto.  Ci sono cose che si sono conservate bene, cose rotte, ricordi a non finire e cose bellissime, che vogliono conservare ancora.  Allora facciamo una selezione (un bel pomeriggio intero) e riponiamo la scatola in corridoio, pronta per essere riempita di nuovo.  Tanto a passeggiare del bosco ci andiamo molto spesso!


Alla prossima!
Ciao a tutti!

venerdì 29 aprile 2016

Gli orologi del tempo

Buongiorno a tutti,
oggi vi farò vedere il nostro primo lavoro serio, un progetto che aveva intenzione di rimanere a disposizione nel tempo e che così ha fatto.  Un progetto sul concetto di tempo che gira e torna.
La mia intenzione era proprio quella di far prendere consapevolezza ai bimbi del fatto che le il tempo ha una valenza rotatoria, che ci saranno tantissime mattine, pomeriggi, sere e notti, che ogni ciclo si ripete e che ci sono cicli corti e cicli lunghi.  Devo dire che ha funzionato alla perfezione e l'effetto secondario è stato quello di imparare i nomi dei giorni della settimana, dei mesi e delle stagioni, in italiano ed in inglese (vi parlerò un'altra volta del nostro bilinguismo).
Ma ecco che cosa abbiamo fatto:

L'orologio della giornata, con i momenti del giorno.  Per questo orologio abbiamo scelto i colori che ci ricordavano di più i diversi momenti del giorno.  Io ho provveduto a dividere il quadrante in parti verosomiglianti ai tempi dei momenti del giorno (ho dovuto fare una media, considerando l'alternanza delle giornate di luce e di buio dovuta alle stagioni).  Beniamino ha colorato.  Io ho scritto i nomi in inglese.

L'orologio della settimana, con i giorni della settimana.  Dopo che io avevo diviso il quadrante in sette parti più o meno uguali, abbiamo scelto i colori in base al significato dei pianeti corrispondenti.  Beniamino ha colorato e io ho scritto i nomi in inglese.

L'orologio dell'anno, con i mesi dell'anno.  Io ho diviso il quadrante in dodici parti uguali, ho scritto i nomi dei mesi in inglese e ho disegnato dei frutti che mangiamo in quei mesi, Beniamino ha colorato.

L'orologio dell'anno, con le stagioni.  Ancora una volta io ho diviso il quadrante in quattro parti uguali e ho scritto i nomi delle stagioni in inglese, poi Beniamino ha colorato con dei colori caratteristici.  Questo orologio ha trovato posto sotto questo quadretto di un albero che cambia stagioni in base alla posizione da cui si guarda, lateralmente.  Primavera.

Estate.

Autunno.

Inverno.

Dopo aver colorato i diversi quadranti, abbiamo realizzato le frecce e abbiamo fatto dei buchi nei cartoni per attaccare le frecce (con i fermacampioni) e appendere gli orologi (inizialmente erano appesi con dei nastri).
Non mi ricordo quanti anni avesse Beniamino allora, forse 2 o forse 3, non di più, questo è anche il motivo per cui lo ho aiutato molto io.
Dopo qualche tempo abbiamo trovato la collocazione definitiva per gli orologi e li abbiamo attaccati con del patafix direttamente al muro (ogni tanto di staccano ed allora mettiamo del nuovo patafix, così restano attaccati ancora per molto tempo).

Mi è piaciuto molto questo lavoro e credo che, oltre ad essere gradito a Beniamino per il fatto di averlo realizzato in prima persona, è sempre una cosa gradevole da avere in casa.  Quando scattano gli orologi da ciclo lungo è sempre un momento speciale!
Mi piace anche il fatto che abbiamo realizzato uno strumento utile con dei cartoni recuperati al supermercato e poco più.  È la semplicità che si fa strada.
E come dicevo prima questo è uno di quei materiali istruttivi che sono sempre a disposizione, certo il concetto è semplice, ma ha già diversi spunti per un bravo osservatore.

Saluti a tutti, alla prossima!

martedì 26 aprile 2016

Tutto è iniziato quando...

Salve a tutti,
eccomi qui a raccontare un po' di noi, per riprendere le fila di quello che è successo in tutto il tempo in cui non ho scritto niente, seppur stavamo già sull'onda dell'homeschooling.
Allora... tutto è iniziato quando... una mia amica (che ora scrive anche lei un bel blog sull'argomento, cosa che probabilmente è stata la spinta finale necessaria a realizzare questo mio blog da tanto sognato) mi ha invitato ad un pic nic.  Ora, io non mi ricordo molto cosa mi aveva detto nell'invitarmi, forse non ero neanche stata troppo attenta, sta di fatto che poi siamo andati a questo pic nic e ci siamo ritrovati in un bel gruppo di bella gente, tutta riunita in nome dell'educazione libera, dell'homeschooling.  Che io neanche sapevo cosa fosse, non me l'aspettavo proprio.


 C'era entusiasmo, molto, e così da quel giorno in cui molti si conoscevano per la prima volta abbiamo deciso su due piedi di vederci ogni settimana, al mercoledì, per una mattina/giornata insieme, per condividere un percorso di homeschooling e progettare insieme quanto necessario.
Una volta al mese ci vedevamo anche al week end, così che le famiglie intere potessero partecipare e trarre giovamento dalla socialità e dalla atmosfera molto progressista ed entusiasta che si respirava in compagnia gli uni degli altri.
In quel tempo il nostro primo ed unico figlio aveva circa un anno.


Così abbiamo proseguito per un anno scolastico circa, se non ricordo male.  Poi ci siamo un po' sparpagliati:  chi voleva formare una scuola libertaria, chi voleva più tempo libero, chi aveva bimbi più piccoli, chi aveva bimbi più grandi... ognuno è andato un po' per la sua strada.
Noi abbiamo continuato a frequentare homeschoolers per un paio di anni, sempre al mercoledì mattina, poi abbiamo tentato un inserimento nel gruppo della scuola libertaria che stava nascendo da queste parti.  La cosa non è durata molto però, solo due mesi, poi ci siamo ravveduti ed abbiamo trovato una soluzione più stabile per la nostra famiglia.
Abbiamo anche avuto un altro figlio e siamo tornati a frequentare homeschoolers, mentre il gruppo si ingrandiva sempre di più.  Abbiamo creato una mailing list per gli homeschoolers che gravitano attorno a Bergamo e tante famiglie hanno aderito.
Ora aspettiamo il terzo figlio e siamo abbastanza certi che la nostra strada è questa, vedremo col tempo cosa il destino ha in serbo per noi!

(foto gentilmente concessa da Mirtilli Rossi)

Ho raccontato un po' la nostra storia, non ho parlato molto dei miei pensieri e del mio sentire a questo proposito, ma non vi preoccupate, provvederò a suo tempo.  Una cosa per volta.
Saluti a tutti!

mercoledì 20 aprile 2016

Iniziamo da qui

Buongiorno e buona partenza,
ecco che inizia a prendere vita dalle mie mani un nuovo blog.
Era da tempo che lo consideravo una cosa che sarebbe successa prima o poi, e solo ora, durante la mia terza gravidanza, con tutta la calma e la tranquillità che posso, mi ci metto.
Il mio primo blog è il contatto naturale e parla solo ed esclusivamente dei miei lavori di cucito.  Questo secondo blog, con un nome chiaramente influenzato dal primo blog, parlerà dell'homeschooling, della nostra esperienza educativa al di fuori della scuola.
A dire la verità è ancora un po' presto per parlare di scuola, poiché il nostro primogenito ha ancora un anno intero da aspettare prima di arrivare all'età scolare, ma visti i costanti progressi e le varie idee che abbiamo in progetto, mi piaceva l'idea di iniziare già ora con questa specie di diario pubblico.
Spero che qualcuno possa apprezzare e magari trarre qualche spunto per sé, oppure proporre qualche idea per noi, chissà mai...
Iniziamo da qui, dunque, e chissà fino a dove arriveremo!
A presto, ma con calma.
Ciao ciao!