oggi vi farò vedere il nostro primo lavoro serio, un progetto che aveva intenzione di rimanere a disposizione nel tempo e che così ha fatto. Un progetto sul concetto di tempo che gira e torna.
La mia intenzione era proprio quella di far prendere consapevolezza ai bimbi del fatto che le il tempo ha una valenza rotatoria, che ci saranno tantissime mattine, pomeriggi, sere e notti, che ogni ciclo si ripete e che ci sono cicli corti e cicli lunghi. Devo dire che ha funzionato alla perfezione e l'effetto secondario è stato quello di imparare i nomi dei giorni della settimana, dei mesi e delle stagioni, in italiano ed in inglese (vi parlerò un'altra volta del nostro bilinguismo).
Ma ecco che cosa abbiamo fatto:
L'orologio della giornata, con i momenti del giorno. Per questo orologio abbiamo scelto i colori che ci ricordavano di più i diversi momenti del giorno. Io ho provveduto a dividere il quadrante in parti verosomiglianti ai tempi dei momenti del giorno (ho dovuto fare una media, considerando l'alternanza delle giornate di luce e di buio dovuta alle stagioni). Beniamino ha colorato. Io ho scritto i nomi in inglese.
L'orologio della settimana, con i giorni della settimana. Dopo che io avevo diviso il quadrante in sette parti più o meno uguali, abbiamo scelto i colori in base al significato dei pianeti corrispondenti. Beniamino ha colorato e io ho scritto i nomi in inglese.
L'orologio dell'anno, con i mesi dell'anno. Io ho diviso il quadrante in dodici parti uguali, ho scritto i nomi dei mesi in inglese e ho disegnato dei frutti che mangiamo in quei mesi, Beniamino ha colorato.
L'orologio dell'anno, con le stagioni. Ancora una volta io ho diviso il quadrante in quattro parti uguali e ho scritto i nomi delle stagioni in inglese, poi Beniamino ha colorato con dei colori caratteristici. Questo orologio ha trovato posto sotto questo quadretto di un albero che cambia stagioni in base alla posizione da cui si guarda, lateralmente. Primavera.
Estate.
Autunno.
Inverno.
Dopo aver colorato i diversi quadranti, abbiamo realizzato le frecce e abbiamo fatto dei buchi nei cartoni per attaccare le frecce (con i fermacampioni) e appendere gli orologi (inizialmente erano appesi con dei nastri).
Non mi ricordo quanti anni avesse Beniamino allora, forse 2 o forse 3, non di più, questo è anche il motivo per cui lo ho aiutato molto io.
Dopo qualche tempo abbiamo trovato la collocazione definitiva per gli orologi e li abbiamo attaccati con del patafix direttamente al muro (ogni tanto di staccano ed allora mettiamo del nuovo patafix, così restano attaccati ancora per molto tempo).
Mi è piaciuto molto questo lavoro e credo che, oltre ad essere gradito a Beniamino per il fatto di averlo realizzato in prima persona, è sempre una cosa gradevole da avere in casa. Quando scattano gli orologi da ciclo lungo è sempre un momento speciale!
Mi piace anche il fatto che abbiamo realizzato uno strumento utile con dei cartoni recuperati al supermercato e poco più. È la semplicità che si fa strada.
E come dicevo prima questo è uno di quei materiali istruttivi che sono sempre a disposizione, certo il concetto è semplice, ma ha già diversi spunti per un bravo osservatore.
Saluti a tutti, alla prossima!
Non ho mai notato che l'albero cambia in base alla mia posizione! Un bel lavoro, di sicuro.
RispondiEliminaGrazie cara!
EliminaSì, quell'albero è proprio simpatico!
Ciao, a presto!
Anche noi avevamo delle ruote simili e infatti Leo ha appreso senza problemi questi concetti e se consideri che per tutto il primo anno di primaria in storia fanno questo diciamo che sei super avanti.
RispondiEliminaBravi cuccioli e brava mamma
È un concetto molto semplice, ma anche molto importante e, nonostante si apprenda dalla vita di tutti i giorni, mi piaceva renderlo più "visivo" e "pratico" con l'appuntamento a girare gli orologi. =)
EliminaCiao!