mercoledì 25 maggio 2016

L'essenza della libertà

Ciao a tutti,
mi piacerebbe spendere due parole per dare alcune delle motivazioni che spiegano la nostra scelta di fare scuola  a casa.
Quindi ecco:  un motivo per cui facciamo homeschooling è che abbiamo più libertà.  Le libertà che ci prendiamo sono tante, alcune piccole ed altre grandi.
Possiamo seguire i nostri tempi personali e i nostri interessi, possiamo dedicarci a quello che più ci piace per quanto tempo vogliamo.
Ma possiamo anche fare delle piccole cose che semplicemente ci divertono, senza il timore di essere costantemente giudicati o corretti da un maestro.

Mio figlio ad esempio si è divertito a imitare il suo fratellino che stava a sua volta imitando un gattino in una cesta.


Che male c'è?
Sì, è anche un esercizio per me, per stare zitta e lasciarli divertire, perché anche io avrei tanti giudizi, troppi.  Quindi in questo senso si dice che è la famiglia intera che fa homeschooling.  Abbiamo tutti qualcosa da imparare!

Alla prossima!

mercoledì 18 maggio 2016

La grande mappa

Buongiorno mondo!
Vi parlerò questa volta della grande mappa che abbiamo realizzato due anni fa.
Per prima cosa c'era mio figlio Beniamino che continuava a chiedere dove abitassero i vari animali che conosceva.  Per seconda cosa c'era il nostro desiderio di iniziare a preparare qualche materiale che potesse essere utile e gradevole, nonché durevole.  Come risultato abbiamo deciso di disegnare un grande planisfero e di metterlo a disposizione di tutti, in teoria per diversi progetti che potranno susseguirsi (in pratica per ora è stato avviato un solo progetto, mentre il secondo è in fase di pensiero).

Se volete sapere come abbiamo fatto, ecco in breve spiegato il mistero...

Gli antefatti sono stati trovare due mappe fatte bene tra le immagini di internet, farci prestare un proiettore per computer dai nostri amici e recuperare della carta di grande dimensione.

Poi una sera, mentre i figli dormivano, ci siamo messi all'opera.  Abbiamo incollato tre fogli grandi uno accanto all'altro ed abbiamo attaccato temporaneamente il grande foglio così ottenuto su un muro.  Abbiamo acceso computer e proiettore e ci siamo dati al ricalco.  Un po' per volta, la mappa è stata disegnata a matita (solo la parte geografica, non le divisioni politiche).

Abbiamo ricalcato la prima mappa che avevamo trovato, poi abbiamo proiettato la seconda mappa ed abbiamo segnato bene i dettagli e fatto delle correzioni dove fosse necessario.  Poi abbiamo portato il disegno in sala e la mattina dopo è stata una grande bella sorpresa!

Dopo qualche giorno abbiamo rifinito il lavoro ripassando i tratti con del pennarello nero.  Così si vede molto meglio!  Ed infine (ma qui nella foto non si vede) abbiamo attaccato ai due lati lunghi dei listelli di legno ed abbiamo appeso con dei ganci e dei chiodi il nostro capolavoro al muro.  Voilà!

Ora il progetto in corso (ma attualmente un po' in pausa) è quello di disegnare degli animali (li disegno io e Beniamino li colora coi pastelli) e poi appiccicarli con del patafix (così poi se vogliamo si possono staccare senza problemi) in un posto dove abitano.

La prossima idea è di realizzare delle fasce climatiche con carta velina colorata ed attaccarle sulle terre emerse.  Ma stiamo ancora pensando a come fare e soprattutto stiamo aspettando l'ispirazione che ci aiuti a passare dall'idea alla realizzazione pratica.

Questo progetto per noi è molto importante e contiamo che resti attaccato al muro del salotto per molto tempo.  Abbiamo anche tenuto un listello ben levigato appositamente per poter puntare alla mappa e ai suoi piccoli luoghi, quando la si consulta.  Ci servirà per la geografia sicuramente, per la storia e per tante altre cose ancora!  È uno di quei materiali che sta sempre a nostra disposizione, tutti possono usarlo e decora la nostra sala.

A voi piace?
Un grande saluto a tutti!

mercoledì 11 maggio 2016

La salsa di pomodoro

Salve a tutti,
oggi vi parlerò di una occasione speciale che si presenta ogni anno, da due anni a questa parte.
Con altre famiglie della nostra zona, facciamo parte di un Gruppo d'Acquisto Solidale (GAS) e in quel contesto, oltre ai meri acquisti, alle riunioni e alle belle conoscenze e amicizie, abbiamo la fortuna di organizzare attività speciali o gite.  In questo caso si tratta di una attività:  fare insieme la salsa di pomodoro che ci servirà per l'anno a venire.

È un modo speciale per stare insieme, facendo in compagnia qualcosa di molto utile e trascorrendo una giornata intera all'aria aperta, con i nostri amici.  È divertente e rigenerante, anche se molto impegnativo!

Ecco le foto del primo anno:

Abbiamo fin'ora avuto a disposizione uno spazio molto bello: il giardino di una famiglia del gruppo, dove c'è molto spazio anche per i più piccoli, per correre e giocare liberamente.

 Ecco la salsa che cuoce:  questa volta abbiamo tagliato i pomodori e poi li abbiamo messi a cuocere.

La seconda fase:  passare la salsa per togliere le bucce ed i semi, destinati alle galline.

Poi abbiamo imbottigliato e chiuso le bottiglie con apposita macchina pressatrice.

Infine la maggioranza delle bottiglie è stata sterilizzata con una seconda cottura,

mentre una piccola parte è stata "messa a dormire", per raffreddarsi lentamente (cosa che consente comunque la messa in sottovuoto della salsa).

Nel secondo anno abbiamo fatto le cose in maniera leggermente diversa, ecco gli scatti che ho selezionato:

Primo passaggio:  pulitura e selezione dei pomodori.

Secondo passaggio:  cottura dei pomodori interi.

Terzo passaggio:  passare la salsa per togliere bucce e semi.

Quarto passaggio:  sterilizzazione della salsa.

Abbiamo fatto più in fretta, ma il divertimento è stato comunque molto!
Avevamo anche qualche attrezzo speciale in più e quindi il lavoro è stato più facile.
Per l'anno prossimo speriamo che si uniranno altre famiglie, perché più si è più è facile e divertente!

Vi terrò informati, per ora buone cose a tutti e alla prossima!

domenica 8 maggio 2016

L'orto sul balcone

Ciao a tutti,
in parallelo con le uscite che abbiamo sempre cercato di mantenere regolari, con un ritmo uniforme e una grande emozione derivante, anche a casa ci piace tenerci impegnati.
Sul balcone ho presto identificato la possibilità di coltivare piante, io in prima persona, che al momento sono la più attiva in questo ambito, ma non solo io, poiché tutta la famiglia è partecipe e trae giovamento da questa semplice pratica.

Prima di intraprendere questo lavoretto del giardinaggio avevo sempre avuto interesse per gli orti e le coltivazioni, ma non avevo mai avuto la possibilità di mettere in pratica per un tempo sufficiente questa arte, né di approfondirla molto.
Ora che ho uno spazio e del tempo a disposizione, posso cimentarmi e sperimentare un po' di quello che voglio, con grande divertimento e piacere da parte mia!
E voi direte:  "Cosa c'entra questo con la scuola?"
Ed io vi dirò:  "Ma siete forse impazziti?"
Ma daltr'onde non è facile immaginare quanti insegnamenti si traggono dal giardinaggio, dall'osservazione di un seme che si fa pianta, che da' frutti e che poi muore, oppure dura diversi anni.  Dalla consapevolezza di avere a portata di mano una fonte di nutrimento (anche se il nostro orto non offre tantissimo) e un luogo di lavoro che richiede le nostre cure tutto l'anno.
I bambini per ora mi aiutano solo in alcuni passaggi, ma osservano tutto e, solo per il fatto di avere questo orto a casa, sono certa che assimilano molte cose, anche in maniera automatica ed inconscia.
C'è il ciclo delle stagioni, la rotazione delle colture ed il ciclo della terra (dalla terra al frutto, alla cucina, al compost ed ancora alla terra).  Facciamo un compost piccolo, che comunque ha il suo significato e la sua utilità di non poco conto.
Ah, quante cose... !!

Ma ora vi faccio vedere qualche foto degli ultimi anni, siete pronti?

 2013:  In questo anno ho iniziato l'orto.  Ho messo pomodori e zucchine, poi avevo una piantina di acero, un vaso di aloe e un po' di orchidea.

 2013:  lo stesso anno, dopo del tempo le piante sono cresciute e abbiamo sistemato il tutto in modo molto pittoresco.

 2014:  avevo piantato semi di cetrioli, ma alla fine sono spuntate piantine di zucca, i semi erano passati dal compost alla terra.  Le zucche non ce l'hanno fatta a maturare, ma abbiamo mangiato molti fiori di zucca.

 2014:  dall'altro lato del balcone avevo sempre la mia piantina di acero, l'aloe e l'orchidea, poi ho aggiunto della stevia, della lavanda, e dei cornetti.  Ho anche messo qualche vaso sospeso alla ringhiera in cui stavano menta ed erba cipollina.

Nel 2015 ho cresciuto dei porri, ma non ho documentato con foto, purtroppo.

 2016:  quest'anno abbiamo trasferito l'acero nel giardino di amici, restano l'orchidea, e l'aloe (che sta fiorendo), la stevia, la lavanda, la menta e l'erba cipollina.  Ho aggiunto mirtilli, carote, zafferano, rosmarino e un fiore che mi hanno regalato, di cui non so il nome.

 2016:  dall'altro lato del balcone crescono lamponi, timo, origano e salvia.  Presto pianterò anche i cornetti in alcuni vasi sospesi che mi restano a disposizione.

Che gioia!
Questo spazio della mia casa è uno tra i miei preferiti e mi da' tanta pace.
Voi che angolo preferite della vostra casa?

Un saluto a tutti, alla prossima!

sabato 30 aprile 2016

Le uscite nei boschi

Ben ritrovati,
continua il mio resoconto del passato, delle cose importanti che abbiamo fatto in questi ultimi anni, delle cose che durano nel tempo, quelle che ci danno più significato e che riempiono le nostre giornate.

Quando ero una neo mamma, col mio piccolo bambino sempre nel mei tai (cos'è un mei tai?), facevo tante passeggiate, un po' da sola, un po' in famiglia e fortunatamente un po' anche con amici.  Ho conosciuto molte persone in quella fase speciale della mia vita e sono molto felice per questo.  Abbiamo conosciuto molte famiglie nuove, come noi, giovani coppie con bimbi piccoli e bella gente con i nostri stessi ideali, cosa che nella mia gioventù era sempre difficile (mi sentivo sempre diversa dagli altri, mentre ora mi guardo attorno e vedo tantissima gente come me.  Che strana la vita...)

"Felici nel bosco" era un nostro appuntamento fisso, una volta a settimana.  Un paio di brave mamme organizzava gli appuntamenti, sempre in parchi diversi, e così un bel gruppo di mamme e bambini (o papà e nonni ecc...) si incontrava per una bella passeggiata nei boschi o del buon tempo speso insieme al parco.  Questo gruppo si ritrova ancora oggi al mercoledì pomeriggio, anche se ogni anno cambiano le mamme che organizzano (si fa a turno).
Noi però abbiamo cambiato casa nel frattempo e ci siamo trasferiti in una altra zona della provincia, così abbiamo deciso di fondare un nuovo gruppo di passeggiate con lo stesso appellativo "felici nel bosco" ed abbiamo anche deciso di farlo alla mattina, al posto del pomeriggio.  C'è un altra energia al mattino e la gente non è poi così di fretta.


È vero che così facendo molti non possono partecipare, se vanno a scuola o lavorano, ma non si può avere tutto (non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca) e noi abbiamo dovuto fare questa scelta.
Per noi la cosa importante è di spendere del tempo fuori nella natura, con una certa regolarità e di mantenere questa tradizione anche se non c'è molta gente che viene con noi.

Si possono fare tante scoperte durante una semplice passeggiata, noi abbiamo conosciuto i torrenti vicino a casa nostra e quest'anno stiamo creando un erbario.
Ho cucito una borsa per i miei figli, così che possono raccogliere comodamente quello che interessa loro.  Poi quando arriviamo a casa svuotiamo il contenuto della borsa in una scatola, "the nature box".
Una volta ogni tanto, quando la scatola si sta riempiendo, svuotiamo la scatola su una grande coperta e un po' per volta i miei figli passano in rassegna quello che avevano raccolto.  Ci sono cose che si sono conservate bene, cose rotte, ricordi a non finire e cose bellissime, che vogliono conservare ancora.  Allora facciamo una selezione (un bel pomeriggio intero) e riponiamo la scatola in corridoio, pronta per essere riempita di nuovo.  Tanto a passeggiare del bosco ci andiamo molto spesso!


Alla prossima!
Ciao a tutti!

venerdì 29 aprile 2016

Gli orologi del tempo

Buongiorno a tutti,
oggi vi farò vedere il nostro primo lavoro serio, un progetto che aveva intenzione di rimanere a disposizione nel tempo e che così ha fatto.  Un progetto sul concetto di tempo che gira e torna.
La mia intenzione era proprio quella di far prendere consapevolezza ai bimbi del fatto che le il tempo ha una valenza rotatoria, che ci saranno tantissime mattine, pomeriggi, sere e notti, che ogni ciclo si ripete e che ci sono cicli corti e cicli lunghi.  Devo dire che ha funzionato alla perfezione e l'effetto secondario è stato quello di imparare i nomi dei giorni della settimana, dei mesi e delle stagioni, in italiano ed in inglese (vi parlerò un'altra volta del nostro bilinguismo).
Ma ecco che cosa abbiamo fatto:

L'orologio della giornata, con i momenti del giorno.  Per questo orologio abbiamo scelto i colori che ci ricordavano di più i diversi momenti del giorno.  Io ho provveduto a dividere il quadrante in parti verosomiglianti ai tempi dei momenti del giorno (ho dovuto fare una media, considerando l'alternanza delle giornate di luce e di buio dovuta alle stagioni).  Beniamino ha colorato.  Io ho scritto i nomi in inglese.

L'orologio della settimana, con i giorni della settimana.  Dopo che io avevo diviso il quadrante in sette parti più o meno uguali, abbiamo scelto i colori in base al significato dei pianeti corrispondenti.  Beniamino ha colorato e io ho scritto i nomi in inglese.

L'orologio dell'anno, con i mesi dell'anno.  Io ho diviso il quadrante in dodici parti uguali, ho scritto i nomi dei mesi in inglese e ho disegnato dei frutti che mangiamo in quei mesi, Beniamino ha colorato.

L'orologio dell'anno, con le stagioni.  Ancora una volta io ho diviso il quadrante in quattro parti uguali e ho scritto i nomi delle stagioni in inglese, poi Beniamino ha colorato con dei colori caratteristici.  Questo orologio ha trovato posto sotto questo quadretto di un albero che cambia stagioni in base alla posizione da cui si guarda, lateralmente.  Primavera.

Estate.

Autunno.

Inverno.

Dopo aver colorato i diversi quadranti, abbiamo realizzato le frecce e abbiamo fatto dei buchi nei cartoni per attaccare le frecce (con i fermacampioni) e appendere gli orologi (inizialmente erano appesi con dei nastri).
Non mi ricordo quanti anni avesse Beniamino allora, forse 2 o forse 3, non di più, questo è anche il motivo per cui lo ho aiutato molto io.
Dopo qualche tempo abbiamo trovato la collocazione definitiva per gli orologi e li abbiamo attaccati con del patafix direttamente al muro (ogni tanto di staccano ed allora mettiamo del nuovo patafix, così restano attaccati ancora per molto tempo).

Mi è piaciuto molto questo lavoro e credo che, oltre ad essere gradito a Beniamino per il fatto di averlo realizzato in prima persona, è sempre una cosa gradevole da avere in casa.  Quando scattano gli orologi da ciclo lungo è sempre un momento speciale!
Mi piace anche il fatto che abbiamo realizzato uno strumento utile con dei cartoni recuperati al supermercato e poco più.  È la semplicità che si fa strada.
E come dicevo prima questo è uno di quei materiali istruttivi che sono sempre a disposizione, certo il concetto è semplice, ma ha già diversi spunti per un bravo osservatore.

Saluti a tutti, alla prossima!

martedì 26 aprile 2016

Tutto è iniziato quando...

Salve a tutti,
eccomi qui a raccontare un po' di noi, per riprendere le fila di quello che è successo in tutto il tempo in cui non ho scritto niente, seppur stavamo già sull'onda dell'homeschooling.
Allora... tutto è iniziato quando... una mia amica (che ora scrive anche lei un bel blog sull'argomento, cosa che probabilmente è stata la spinta finale necessaria a realizzare questo mio blog da tanto sognato) mi ha invitato ad un pic nic.  Ora, io non mi ricordo molto cosa mi aveva detto nell'invitarmi, forse non ero neanche stata troppo attenta, sta di fatto che poi siamo andati a questo pic nic e ci siamo ritrovati in un bel gruppo di bella gente, tutta riunita in nome dell'educazione libera, dell'homeschooling.  Che io neanche sapevo cosa fosse, non me l'aspettavo proprio.


 C'era entusiasmo, molto, e così da quel giorno in cui molti si conoscevano per la prima volta abbiamo deciso su due piedi di vederci ogni settimana, al mercoledì, per una mattina/giornata insieme, per condividere un percorso di homeschooling e progettare insieme quanto necessario.
Una volta al mese ci vedevamo anche al week end, così che le famiglie intere potessero partecipare e trarre giovamento dalla socialità e dalla atmosfera molto progressista ed entusiasta che si respirava in compagnia gli uni degli altri.
In quel tempo il nostro primo ed unico figlio aveva circa un anno.


Così abbiamo proseguito per un anno scolastico circa, se non ricordo male.  Poi ci siamo un po' sparpagliati:  chi voleva formare una scuola libertaria, chi voleva più tempo libero, chi aveva bimbi più piccoli, chi aveva bimbi più grandi... ognuno è andato un po' per la sua strada.
Noi abbiamo continuato a frequentare homeschoolers per un paio di anni, sempre al mercoledì mattina, poi abbiamo tentato un inserimento nel gruppo della scuola libertaria che stava nascendo da queste parti.  La cosa non è durata molto però, solo due mesi, poi ci siamo ravveduti ed abbiamo trovato una soluzione più stabile per la nostra famiglia.
Abbiamo anche avuto un altro figlio e siamo tornati a frequentare homeschoolers, mentre il gruppo si ingrandiva sempre di più.  Abbiamo creato una mailing list per gli homeschoolers che gravitano attorno a Bergamo e tante famiglie hanno aderito.
Ora aspettiamo il terzo figlio e siamo abbastanza certi che la nostra strada è questa, vedremo col tempo cosa il destino ha in serbo per noi!

(foto gentilmente concessa da Mirtilli Rossi)

Ho raccontato un po' la nostra storia, non ho parlato molto dei miei pensieri e del mio sentire a questo proposito, ma non vi preoccupate, provvederò a suo tempo.  Una cosa per volta.
Saluti a tutti!

mercoledì 20 aprile 2016

Iniziamo da qui

Buongiorno e buona partenza,
ecco che inizia a prendere vita dalle mie mani un nuovo blog.
Era da tempo che lo consideravo una cosa che sarebbe successa prima o poi, e solo ora, durante la mia terza gravidanza, con tutta la calma e la tranquillità che posso, mi ci metto.
Il mio primo blog è il contatto naturale e parla solo ed esclusivamente dei miei lavori di cucito.  Questo secondo blog, con un nome chiaramente influenzato dal primo blog, parlerà dell'homeschooling, della nostra esperienza educativa al di fuori della scuola.
A dire la verità è ancora un po' presto per parlare di scuola, poiché il nostro primogenito ha ancora un anno intero da aspettare prima di arrivare all'età scolare, ma visti i costanti progressi e le varie idee che abbiamo in progetto, mi piaceva l'idea di iniziare già ora con questa specie di diario pubblico.
Spero che qualcuno possa apprezzare e magari trarre qualche spunto per sé, oppure proporre qualche idea per noi, chissà mai...
Iniziamo da qui, dunque, e chissà fino a dove arriveremo!
A presto, ma con calma.
Ciao ciao!